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Industria 4.0

Rimandata al 1 Gennaio 2022 la Plastic Tax

Ormai è ufficiale, dal 1 luglio 2021 entrerà in vigore la plastic tax, imposta relativa al consumo e alla vendita di plastica usa e getta

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Foto di Free-Photos da Pixabay

Ormai è ufficiale, è rimandata al 1 Gennaio 2022 la plastic tax, imposta relativa al consumo e alla vendita di plastica usa e getta.

Questa nuova imposta, oggetto di lunghi dibattiti e controversie, si pone come obbiettivo quello di disincentivare il consumo, e di conseguenza la produzione, di prodotti realizzati con materiale plastico monouso.

E’ ormai chiaro a tutti quanto il consumo smodato di plastica sia dannoso per l’ambiente, argomento molto sensibile e del quale si è occupata la Direttiva n. 2019/904/UE.

Gli obbiettivi della direttiva

Il principale scopo della direttiva è quello di sostituire, quasi completamente la plastica con polimeri naturali a basso impatto ambientale e completamente riciclabili.
Ovviamente l’imposta non è rivolta a tutti gli oggetti di plastica, ma solo ai cosiddetti MACSI.

Con il termine MACSi si vogliono intendere tutti quei prodotti e/o manufatti realizzati, anche solo parzialmente con materiale plastico non adatto al riciclo o realizzato per avere un unico utilizzo (usa e getta).

Su chi graverà la Plastic tax

Ovviamente, come tutte le imposte legate direttamente alla produzione, anche la plasti tax graverà, prima di tutto sui produttori, che vedranno aumentare gli importi delle tasse in base alla produzione di materiale plastico non riciclabile ne riutilizzabile; va da sè che, inevitabilmente, questo aspetto avrà, con ogni probabilità, sostanziali ripercussioni sul cliente, che vedrà aumentato il prezzo finale del prodotto.

Una delle difficoltà emerse ed evidenziate dai produttori riguardo a questa nuova imposta sta nell’oggettiva difficoltà, soprattutto in alcuni casi specifici, nel reperire materiali sostitutivi in grado di sopperire alle esigenze.

Basti pensare, ad esempio, all’uso dei materiali plastici rivolto al consumo di bevande ad alte temperature. In questi casi specifici riuscire a reperire materiali adeguati risulta, per le aziende tutt’altro che semplice. Dal punto di vista pratica, infatti, i materiali alternativi non sempre sono in grado di garantire la resistenza alle alte temperature e la resa del materiale utilizzato fino ad oggi.

Come verrà calcolata la plastic tax

L’imposta relativa alla plastica è fissata, pare, a 0,45 euro per ogni chilogrammo di plastica prodotta, calcolata in base all’effettivo impiego del materiale durante l’intero ciclo produttivo.

Sono esenti da questa tassa le materie plastiche derivate da processi di riciclo; in questi casi, infatti, il materiale plastico non può essere considerato monouso e di conseguenza non avrà un eccessivo impatto dal punto di vista ambientale.

La normativa, fortemente voluta dalla UE, rappresenta la sempre crescente attenzione dell’Unione a quelli che sono i temi centrali in materia di inquinamento ambientale.

E’ infatti ferma intenzione dell’Europa riuscire a raggiungere altissimi standard dal punto di vista ecologico, rivolti alla salvaguardia ambientale e a migliorare la gravissima situazione che il pianeta sta affrontando proprio a causa del consumo sempre maggiore di plastiche non riciclate.

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